La stilografica: tecnica, design e passione
Scrivere è come andare in bicicletta: una volta che lo si è appreso, non lo si dimentica più.
Per andare in bicicletta si comincia con le rotelline supplementari, che garantiscono stabilità. Successivamente, acquisita dimestichezza col mezzo, si tolgono le rotelline e si apprezza una libertà di movimento che prima era impensabile: si corre su e giù dai marciapiedi e su strade sterrate. Certo si può cadere e sbucciarsi un ginocchio, ma chi rinuncia più a questa libertà? La penna a sfera è come la bicicletta con le rotelle e la stilografica è la fase successiva.
Obbietterete che la modernissima penna pressurizzata di Fisher, in grado di scrivere anche in assenza di gravità, o la recentissima versione easy flow della sfera o quant’altro, esigono una tecnologia decisamente più avanzata di quella richiesta per produrre la stilografica, ma la tecnologia non è tutto. Con la tecnologia più evoluta si possono realizzare queste penne, ma proprio questa perfezione tecnologica mette la parola fine al loro ciclo vitale.
Scriveranno come sono state impostate e volute dal costruttore, senza esprimere preferenze; freddi strumenti senz’anima e finito l’inchiostro che contengono nessuno si dispererà, verranno inesorabilmente gettate. Nella stilografica il ciclo vitale non finisce mai, essa scriverà finché avremo inchiostro per caricarla. Non a caso uno dei nomi coniati per lei fu quello di penna eterna.
Le parti di una stilografica (il pennino, l’alimentatore e il serbatoio) vivono in simbiosi, nutrendosi di inchiostro e per evitare i possibili disagi, insiti nella natura stessa della stilografica in quanto strumento vivo, si devono di giorno in giorno adattare alle diverse situazioni; un po’ come accade nella nostra vita quotidiana. La penna a sfera, una volta costruita, è un oggetto scrivente insensibile alle variabili del gesto stesso dello scrivere; la stilografica, al contrario, interagisce con chi la usa, scambiando continuamente informazioni ed emozioni. Anche per questo motivo la stilografica rimane a tuttoggi lo strumento di scrittura tascabile più complesso da realizzare ed è per questo che voglio parlarvi della sua storia. Una storia relativamente breve, ma certo intensa e affascinante, dove tecnica, design e passione, giocano da sempre un ruolo fondamentale…….
INTRODUZIONE ALLA LEZIONE TENUTA DA MAURIZIO ABRAMI PRESSO L’UNIVERITA’ DI INGEGNIERIA DI BRESCIA